Consigli per un cameriere perfetto

Anche la migliore proposta gastronomica e la più bella delle mise en place è destinata a lasciare l’amaro in bocca quando non sia accompagnata dalla giusta accoglienza, dalla cura e pulizia del locale e insieme dalle attenzioni riservate a ogni singolo cliente: consigli per un cameriere perfetto. Ecco che la figura del cameriere, spesso (erroneamente) considerata in secondo piano e non adeguatamente valorizzata, assume un’importanza fondamentale, come trait d’union tra la cucina e il cliente. A patto naturalmente di seguire alcuni semplici ma imprescindibili regole.

La prima impressione

L’accoglienza del cliente è spesso uno dei compiti del cameriere, che per mettere da subito a proprio agio il cliente avrà cura di introdurlo nel locale per accompagnarlo fino al tavolo. Si metta grande attenzione alla cura dell’aspetto e della divisa, perché la comunicazione col cliente avviene anche attraverso il linguaggio del corpo e una iniziale percezione negativa potrebbe compromettere anche l’esperienza gastronomica. Qualcuno sostiene che le sorti di un pranzo o una cena siano decise nei primi 10/15 minuti dall’arrivo del cliente… che abbia ragione?

Ok la velocità, ma senza fretta

Saper essere veloci nella gestione delle richieste di ogni singolo cliente è certamente un pregio, ma bisogna evitare di piombare al tavolo per prendere le ordinazioni quando i clienti non sono ancora pronti, o di iniziare a sparecchiare il tavolo con troppo anticipo. Essere in grado di leggere la situazione, prestando la giusta attenzione senza mettere fretta, è fondamentale per non rovinare l’atmosfera di una serata.

Conoscere il menù è indispensabile

Conoscere e saper valorizzare i piatti e le bevande nel menu del ristorante è un altro aspetto di fondamentale importanza. Ridurre al minimo (o azzerare del tutto) la necessità di rispondere: “un attimo che chiedo in cucina” può fare la differenza. Prendersi qualche minuto prima del servizio per studiare le proposte si rivelerà fondamentale durante lo svolgimento del lavoro, nel corso del quale oltre ai gusti del cliente entreranno in ballo anche le allergie e le intolleranze, sempre più comuni. Il segreto è farsi trovare preparati.

Educazione e rispetto sempre

Il rispetto di poche semplici regole di educazione può aiutare a migliorare l’esperienza della clientela, qualunque sia il locale. Nel prendere le ordinazioni in una tavolata, ad esempio, è bene partire dai bambini, lasciando il tempo ai genitori di modificare eventuali ordinazioni ritenute fuori luogo, per poi dare la parola alle signore e agli uomini. Qualunque sia poi lo stile del servizio, le signore vanno comunque servite per prime, e se dovesse sorgere una discussione di qualsiasi tipo, è bene ricordarsi di continuare a essere gentili e disponibili, senza lasciarsi trascinare in situazioni spiacevoli e senza perdere mai la calma.

Il sorriso è un’ottima arma

Consigli per un cameriere perfetto: sorriso. Non si parla di sorrisi cartonati stile foto di circostanza, ma di un atteggiamento rilassato e accogliente, che comunichi al cliente la propria soddisfazione nel compiere il lavoro. Lasciati alle spalle crucci e problemi, “vai in scena” con il sorriso migliore e vedrai che questo non farà altro che aiutarti nel servizio, predisponendo al meglio la clientela e favorendo i rapporti con gli altri membri dello staff.

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