Le acconciature per capelli

Fin dai tempi antichi, tra preistoria e storia, le acconciature femminili e maschili per capelli hanno sempre avuto un preciso significato, anche arrivando ai giorni nostri: all’inizio, il loro utilizzo connotava l’appartenenza ai ceti elevati e nobiliari, perché solo questi avevano il denaro per permettersi di pagare qualcuno che gliele realizzasse, mentre i contadini e gli altri no; invece, arrivando fino all’epoca odierna, la funzione delle acconciature è cambiata, perché esse sono diventate l’emblema che connota l’appartenenza a un determinato movimento ideologico.

I nostri allievi del CPFP Ivan Rossi di Civita Castellana ci mostrano il risultato dei laboratori di pratica!

Lo chignon fa la sua apparizione in tempi antichissimi come pettinatura tipica maschile. Tanto che, in Mesopotamia diventa il “marchio” degli schiavi. Poi, con l’avvento dei primi cristiani, lo chignon viene scelto dalle giovani donne come segno di virtù e di appartenenza sociale. Un significato che si consolida in Egitto, dove il bun viene indossato solo dalle signore dei ceti più elevati, che lo completano con dei ricci sulla fronte. Dopo avere dominato la scena, intorno al II secolo, lo chignon scompare per lasciare spazio a tiare, nastri di seta, perle e oro.

Gli Egizi usavano radersi la testa per questioni igieniche, per poi ricoprirla con parrucche nere o blu piene di trecce, ornate da fiori di loto e nastri colorati.

Il più famoso e’ il “klaft” che vediamo sulla scultura della Sfinge ed utilizzato dalle regine. Era  composto da due lembi di stoffa preziosa, laminati in oro, con strisce blu-Nilo, che scendevano sulle spalle ai lati del collo.

Terra del sapere e dei grandi filosofi , l’antica Grecia amava distinguersi dai barbari del Nord anche per il modo di pettinare i propri capelli. I Greci amavano i ricci ordinati e perfetti, proprio per questo motivo impararono ad utilizzare il ferro arricciante, boccoli definiti in maniera quasi maniacale .

Nel V secolo a.C. ,nelle Agorà, nacquero i primi coiffeur chiamati Koureia. Le donne greche amavano acconciature simmetriche , con riccioli raccolti sulla nuca, la più famosa acconciatura femminile e’ il Krobylos. Il loro colore preferito era il biondo, nonostante fossero tutti scuri, erano soliti schiarirsi i capelli con soda, sapone di olio e soluzione alcaline, provenienti dei Fenici .

Le giovani fanciulle romane raccoglievano in massa i capelli senza riga centrale, legandoli con un nastro, spioventi sul collo, insomma una coda di cavallo .

In occasioni particolari, come il giorno delle nozze, avevano la possibilità di cambiare pettinatura e passare ad un’elegante acconciatura da matrona .

Le ricche signore romane trascorrevano gran parte della loro mattinata a farsi pettinare i capelli dalle “ornatrices”, schiave specializzate nelle acconciature femminili .

Nel corso degli anni le mode cambiarono, passando da intrecci dietro le spalle a boccoli sulle spalle, lunghe trecce disposte, come torri sulla testa, per sembrare più alte, il tutto arricchito con spilloni e diademi .

Le acconciature diventano sempre piu’ sofisticate. La vera rivoluzione dei look romani avvenne quando Giulio Cesare inizia a deportare dalla Gallia , prigioniere dai bellissimi capelli biondi. Un esempio Massalina , moglie dell’imperatore Claudio, o l’imperatrice Faustina.

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