Tecnico meccatronico delle autoriparazioni

La meccatronica è la disciplina che a sua volta studia il modo di far interagire tre sottodiscipline – la meccanica, l’elettronica e l’informatica. Come la tecnologia avanza nel tempo, nascono nuove discipline tecniche che si adattano a ambiti specifici.

Cosa fa il meccatronico

Dopo aver analizzato l’aspetto regolamentare di questa giovane categoria professionale, vediamo quali sono le competenze del meccatronico. Bisogna anzitutto fare una piccola premessa: la ‘meccatronica‘ è quella disciplina che studia le modalità di interazione tra meccanica, elettronica ed informatica. La versione online dell’enciclopedia Treccani fornisce la seguente definizione: “scienza che nasce dall’integrazione tra la meccanica e l’elettronica al fine di progettare, sviluppare e controllare sistemi e processi a elevato grado di automazione e integrazione“.

Il fatto che la figura del meccatronico sia emersa solo di recente, è sintomatico dell’enorme sviluppo tecnologico in seno all’industria delle automotive, in particolare nella capacità di implementare sistemi di infotainment sempre più sofisticati.

Un tecnico (o peritomeccatronico è una figura specializzata, che possiede le competenze proprie sia di un meccanico che di un elettrauto. Ciò vuol dire che è in grado di eseguire operazioni di riparazione e sostituzione di parti meccaniche ed elettroniche.

Nello specifico, un meccatronico per auto è in grado di diagnosticare guasti e malfunzionamenti di natura meccanica, elettrica ed elettronica e di eseguire gli interventi necessari a ripristinare la funzionalità della componente logora, guasta o malfunzionante. Parimenti, il meccatronico interviene anche se l’anomalia riguarda il software della centralina o del computer di bordo. Tra i sistemi elettromeccanici presenti in un’autovettura sui quali un tecnico meccatronico può intervenire sono i regolatori di fasatura del sistema di iniezione, le sospensioni attive, l’ABS (il sistema che previene il bloccaggio dei freni), il Cruise Control, i tergicristalli con i sensori di pioggia, il sistema di climatizzazione dell’abitacolo e il sistema di apertura automatica delle portiere (più diffuso nei mezzi di trasporto collettivo).

Per queste ragioni, la formazione dei tecnici meccatronici per auto prevede lo studio di numerose materie: calcolo, fisica, elettrotecnica, tecniche di produzione, normative e regolamenti (in tema di circolazione stradale) e meccanica motoristica. Le aziende di autoriparazione possono integrare la formazione scolastica con corsi interni di aggiornamento al termine dei quali viene rilasciato un attestato da meccatronico, con un’indicazione relativa al tipo di specializzazione (veicoli leggeri o veicoli pesanti).

Come diventare meccatronico

Il percorso standard è destinato a chi è in possesso di diploma di scuola secondaria di 1° grado ovvero di titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione e formazione non coerente con la materia della meccatronica.
La durata è di 500 ore, di cui 150 ore di tirocinio.

I percorsi integrativi sono destinati a chi è in possesso di un titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione e formazione coerente con la materia della meccatronica, al fine di acquisire le ulteriori competenze specifiche.
• Durata di 100 ore, di cui il 50% di laboratorio, per chi è in possesso di un
coerente titolo di qualifica professionale conseguito nell’ambito dei percorsi di
durata triennale previsti dal Sistema di Istruzione e Formazione professionale
limitatamente alle competenze non possedute.

• Durata di 50 ore, di cui il 50% di laboratorio, per chi è in possesso di un coerente titolo di diploma professionale regionale di Tecnico previsti dal Sistema di Istruzione e Formazione professionale
• Durata di 150 ore, di cui il 50% di laboratorio, per chi è in possesso di un attestato di qualifica professionale regionale di Meccanico Riparatore Veicoli a motore, Elettrauto o equivalenti limitatamente alle competenze non possedute.
Sarà cura del soggetto accreditato valutare per ogni singolo candidato il possesso della certificazione acquisita al fine dell’inserimento nel percorso integrativo specifico.
Percorsi speciali
Ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 11 dicembre 2012 , n. 224, i responsabili tecnici delle imprese già iscritte nel registro delle imprese o nell’albo delle imprese artigiane e abilitate alle attività di meccanica e motoristica o a quella di elettrauto, qualora non siano in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico-professionali previsti dalle lettere a) e c) del comma 2 dell’articolo 7 della legge n. 122 del 1992, devono frequentare un percorso formativo, limitatamente alle competenze relative all’abilitazione professionale non posseduta, la cui durata è di almeno di 40 ore di cui almeno il 50% di laboratorio.
Percorsi equivalenti
Gli attestati di Qualifica professionale triennale del sistema IeFP di “Operatore alla riparazione di veicoli a motore” – indirizzo “Riparazione parti e sistemi meccanici e elettromeccanici dei veicoli a motore”, nonché del Diploma
tecnico professionale quadriennale di “Tecnico riparatore dei veicoli a motori”, di cui all’Accordo di Conferenza Stato Regioni del 27 luglio 2011 (Rep. Atti n. 137/CSR), hanno valore di qualificazione professionale di “Tecnico meccatronico delle autoriparazioni”, ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. b) della legge 5 febbraio 1992, n. 122 e ss.mm.ii.

Per ricevere informazioni su iscrizioni e percorso formativo, chiamaci!

CPFP Viterbo via Richiello 0761.250814

 

Tecnico riparatore dei veicoli a motore – Percorso Duale

Luoghi

CPFP "Via Richiello"

CPFP Via Umberto Richiello 8, Viterbo

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