Progetto “formazione e cultura: valore lettura e produzione letteraria”: conclusi gli incontri ai Centri di Formazione Professionale

Ai Centri Provinciali di Formazione Professionale si sono conclusi in questi giorni gli incontri previsti all’interno del progetto “Formazione e cultura: valore lettura e produzione letteraria”: un progetto di informazione e divulgazione scientifica della Regione Lazio, promosso da La Caravella Editrice con l’adesione dell’Amministrazione Provinciale di Viterbo.

L’iniziativa, rivolta ai più giovani, mira a favorire la nascita di momenti di aggregazione e socializzazione letteraria e culturale che ne accrescano il benessere personale e sociale, per aumentare le occasioni di socializzazione e di apprendimento legate all’accesso al mondo dei libri e della carta stampata, rivitalizzando i supporti tradizionali come strumento di apertura alla conoscenza e come mezzo di rafforzamento dei momenti di riflessione su un ampio spettro di tematiche.

L’obiettivo è duplice: da un lato, è quello di favorire percorsi extrascolastici al fine di promuovere la conoscenza e la formazione attraverso incontri, seminari, workshop su tematiche attuali che richiedono da parte dell’Amministrazione regionale un investimento in termini di recupero della riflessione e di apertura di spazi di dialogo con le giovani generazioni presso le case editrici che aderiranno all’iniziativa; dall’altro, è quello di potenziare e recuperare il prezioso patrimonio librario, sostenendo iniziative volte alla valorizzazione di piccole attività artigiane del settore, creando opportunità di crescita e rinnovamento.

Attraverso questa iniziativa, la Regione Lazio ha voluto contribuire alla crescita del bagaglio culturale degli studenti attraverso modalità di apprendimento non formali, incontri, seminari che stimolino la sperimentazione di soluzioni innovative ed efficaci per accrescere l’attrattività e la qualità dell’istruzione e della formazione, anche come strumento per il contrasto dell’abbandono e incentivo alla prosecuzione di percorsi di formazione utili a migliorare le condizioni di vita dei giovani, anche al di fuori del contesto strettamente famigliare e scolastico.

Con una serie di incontri gli studenti dei Centri di Formazione Professionale hanno potuto affrontare le tematiche dell’Agrifood e Greenfood attraverso due incontri svolti al CPFP “Ivan Rossi” di Civita Castellana e alla Scuola Alberghiera di Viterbo rispettivamente il 25 e 26 marzo 2022, coordinati ed illustrati dalla Dott.ssa Sarah Branchesi biologa nutrizionista e divulgatrice scientifica.

La Dott.ssa Branchesi, specializzata nell’elaborazione sia di piani alimentari personalizzati per le varie età evolutive sia nella elaborazione di diete sportive e diete patologiche, ha trattato varie tematiche: alimentazione consapevole, macronutrienti e micronutrienti, chimica degli alimenti, piramide alimentare, calorie. L’obiettivo è quello di comprendere i nutrienti più importanti per il corpo umano per capire quanta energia possano fornire. Inoltre, fondamentale sarà la comprensione della funzione degli antiossidanti e dei sali minerali. Infine, la comprensione della funzione dell’acqua e delle reazioni chimiche acido-base.

I ragazzi entusiasti e coinvolti sono stati omaggiati di un testo tecnico di supporto intitolato #bilanciabugiarda, edito da La Caravella Editrice

Ai CPFP di Via Richiello a Viterbo e al CPFP “Fabio Baldi” di Capranica si sono invece tenuti il 29 novembre, il 14 dicembre ed il 24 gennaio gli incontri a tema “Società, costume e modelli di comportamento delle giovani generazioni: Le nuove generazioni in un contesto di limiti e condizionamenti.” tenuti dallo scrittore Giuseppe Baldi.

Gli incontri hanno avuto come premessa il percorso della metamorfosi del concetto di società: dal primitivo istintivo desiderio di unione tra individui legati da interessi comuni al fine di sviluppare una collaborazione reciproca, all’odierna omologazione in regole e consuetudini da rispettare per evitare l’emarginazione sociale. Con riferimento alle nuove generazioni, si raccoglieranno riflessioni sull’inquietudine di vivere e la convivenza con ansie e paure quotidiane che scaturiscono dalla faticosa convivenza con i canoni convenzionali, tacitamente accettati e condivisi dalla moltitudine e sempre più spesso proposti dai media. 

I ragazzi hanno potuto approfondire il concetto di tradizione, costume e folclore come risorsa e opportunità in un’ottica di crescita culturale in contrapposizione ad una catalogazione individuale limitante per il concetto di identità dell’individuo e per le sue personali ambizioni e scelte di costume. Avviato quindi il dibattito sul tema antico e sempre attuale della maschera e sul comportamento incompreso delle giovani generazioni: protesta e disappunto.

Il progetto, che ha coinvolto anche gli istituti dell’IPSEOA Alessandro Farnese e dell’IC “Roberto Marchini” di Caprarola, si rivolge agli studenti che si trovano ad alto rischio di dispersione scolastica e di abbandono concentrandosi particolarmente su discenti con particolari disabilità fisiche e psichiche. I discenti oggetto dell’intervento verranno pertanto individuati attraverso un’attenta selezione operata dai docenti sfruttando in tal modo la diretta conoscenza che intercorre fra docente e studente.

Il contesto territoriale dell’intervento è quello della Provincia di Viterbo e si caratterizza per avere pochissime opportunità di proposte di natura extrascolastica per i giovani del territorio.

L’obiettivo principale del progetto è quello di esortare con ogni mezzo la risposta degli studenti, incoraggiando alla partecipazione attiva, promuovendo il dialogo e rafforzando la coscienza di sé stessi.